I sistemi motori

Il movimento è un’espressione di tre movimenti distinti e complementari, ovvero la creazione del modello o idea del movimento in risposta a uno stimolo esterno, l’elaborazione del progetto motorio che è la sequenza attraverso la quale vengono impartiti gli ordini dell’apparato muscolare, e infine il controllo del progetto motorio mediante il quale il Sistema Nervoso verifica e modula l’efficienza del movimento.

Per quanto riguarda l’organizzazione del movimento, i Sistemi Motori generano movimenti riflessi, ritmici e volontari; questi ultimi sono regolati da principi di natura psicofisica e sono organizzati in maniera gerarchica. Il movimento, inoltre, viene eseguito dai motoneuroni spinali.

I Sistemi Motori controllano movimenti finalizzati a un determinato scopo e consistono in un insieme più o meno complesso di contrazioni/rilasciamenti muscolari coordinati. Ciascun individuo nel corso della sua vita acquisisce e memorizza molte informazioni nuove, apprese con l’esercizio.

I movimenti sono programmati dal Sistema Motorio Centrale e sono eseguiti dal Sistema Motorio Periferico.

Possiamo anche distinguere due tipologie di sistemi: i Sistemi Sensoriali che trasformano l’energia fisica in informazione nervosa e i Sistemi Motori che trasformano l’informazione nervosa in energia fisica.

LA FUNZIONE DEI SISTEMI MOTORI: CONTROLLO DEL MOVIMENTO E DELLA POSTURA

A tal fine essi devono essere intimamente correlati con l’informazione sensoriale ed essi sono funzionalmente dipendenti da essa, e devono essere organizzati gerarchicamente.

I Sistemi Motori generano tre tipi di movimenti: riflessi, ritmici e volontari. I movimenti riflessi sono risposte rapide e stereotipate, in genere graduate dallo stimolo che le evoca; i movimenti ritmici sono combinazioni di movimenti riflessi e volontari, in genere l’avvio è volontario e la prosecuzione è riflessa; infine ci sono i movimenti volontari diretti a uno scopo e appresi, e migliorano con la pratica.

Inoltre tutti i movimenti subiscono due tipi di controllo, ovvero il controllo fasico e quello tonico.

Il controllo fasico è l’attivazione temporanea per l’effettuazione di movimenti discreti, mentre il controllo tonico è l’attivazione mantenuta nel tempo, allo scopo di stabilizzare le articolazioni.

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